Sigmund Freud used the term psychic

Sigmund Freud used the term psychic representative —psychische Repräsentanz, the expression of an instinct in mental life—almost synonymously with Triebrepräsentanz, or "instinctual representative." The distinction seems to be that the latter term emphasizes the thing that is expressed (the instinct), whereas the former emphasizes the process of expression. In fact, this possible discrepancy raises the problem of the instinct as a "frontier-concept" between the psychic and the somatic. Controversies over this point have pit authors who have attempted to dispense with this notion and its uncertainties, such as Jean Laplanche (1987/1989) and Daniel Widlöcher (1986), against others who, like André Green (1995, 1997), have vigorously defended its position within the metapsychological edifice and who attempt to specify its status.

Risultati (Italiano) 1:

Sigmund Freud utilizzato il rappresentante psichico di termine — psychische rappresentanza, l'espressione di un istinto di vita mentale — quasi sinonimo con Triebrepräsentanz, o "rappresentante istintuale". La distinzione sembra essere che il termine quest'ultimo sottolinea la cosa che è espresso (l'istinto), mentre l'ex sottolinea il processo di espressione. In realtà, questa discrepanza possibile solleva il problema dell'istinto come un "concetto di frontiera" tra lo psichico e il somatico. Polemiche su questo punto sono gli autori di fossa che hanno tentato di fare a meno di questa nozione e sue incertezze, come ad esempio Jean Laplanche (1987/1989) e Daniel Widlöcher (1986), contro gli altri che, come André Green (1995, 1997), hanno difeso vigorosamente la sua posizione all'interno dell'edificio metapsicologico e chi tenta di specificare lo stato.

Risultati (Italiano) 2:

Sigmund Freud ha utilizzato il rappresentante psichico termine -psychische Repräsentanz, l'espressione di un istinto nella vita mentale, quasi come sinonimo di Triebrepräsentanz, o "rappresentante istintuale." La distinzione sembra essere che quest'ultimo termine sottolinea la cosa che si esprime (l'istinto), mentre la prima sottolinea il processo di espressione. In realtà, questo possibile discrepanza pone il problema del istinto di "frontiera-concept" tra lo psichico e il somatico. Polemiche su questo punto sono gli autori del pozzo che hanno tentato di fare a meno questa nozione e le sue incertezze, come Jean Laplanche (1987/1989) e Daniel Widlöcher (1986), contro altri che, come André Green (1995, 1997), hanno vigorosamente ha difeso la sua posizione all'interno dell'edificio metapsicologica e chi cerca di precisare il suo stato.